Sasso di Vigo | Ovest

Spigolo Nord-Ovest (percorso originale)

Tàpia

Informacions

  • Sasso di Vigo
  • Ovest
  • dallas700
  • 100 m - 4 llargs
  • 6b
  • 6a+
  • S3
  • I
  • 30-08-2014

Felicitacions

dallas700: Inserisco questo itinerario per non perderne traccia, allora fu una bella impresa per noi! Escludendo eventuali multipitch che si possono percorrere a Badolo concatenando verticalmente i tre settori, questa via al Sasso di Vigo è l'unica "via lunga" della provincia di Bologna attualmente percorribile. La storia racconta che negli anni '70 c'erano delle vie a più tiri anche sulla parete sopra Campolo di Montovolo e addirittura alla Rupe di Calvelzano zona Tabina-Vergato e a Monte Adone. Nulla è più percorribile causa crolli/divieti. Per la via in oggetto però vanno date le seguenti informazioni per eventuali ripetizioni. A Vigo si può arrampicare solo dal 10 Agosto al 31 Dicembre causa divieti (e relative multe...) dovuti alla nidificazione dei rapaci. Inoltre è zona S.I.C. con tutte le regole del caso da rispettare. Circa la via, allo stato attuale (2022-2023) dopo il terzo tiro del percorso a seguito descritto, si prosegue verso destra con due tiri fino al 6b+ sicuramente non azzerabile. Il quarto tiro originale di uscita potrebbe essere in cattive condizioni di percorribilità. Ho messo S3 in quanto sia ben chiaro che non è una via sportiva e l'obbligatorio è quasi pari al grado massimo specialmente sul primo tiro al passaggio della nicchia. Non fate azzardi, si arriva in terra o molto vicino in caso di volo. La placca di L3 invece me la ricordo chiodata S2. Durante la chiodatura vennero trovati segni di passaggio (chiodi artigianali) sulla prima lunghezza. Le tre stelle sono anche per l'unicità della salita e la severità. Delle poche cordate che l'hanno attaccata, alcune sono tornate indietro. Per la discesa pare che la ferrata sia stata smantellata, ma con una doppia da 50 metri lato est (chiesa) si arriva a terra, ancoraggi da verificare. A seguito gli scritti originali tra me e il chiodatore (Fabio), nei giorni seguenti la salita con lui, Walther e Gec. Ciao Fabio, in grassetto la situazione come la vedo io, ovviamente avendola fatta una sola volta l'ho sentita più duretta rispetto a come la conoscete voi: L1 – 25 m. Attaccare una placca verticale poco ammanigliata (6a/+) fino ad una nicchia , con passo poco intuitivo salirci dentro e cercare poco sopra due buone prese per le mani (passo obbligato expo, 6a), a questo punto salire sino al fix già visibile. Giunti al fix traversare verso destra fino sotto ad un masso tondo (6a?). Proseguire ora obliquando a destra fino ad incontrare un vecchio e grosso chiodo (5a), traversando a sinistra e salendo ancora pochi metri si è in sosta (4a). L2 – 20 m. Salire dritti allo strapiombo ben ammanigliato portandosi prima a sinistra dei chiodi poi salendo sulla destra di un sasso sporgente (6b, oppure A0 faticoso), a questo punto si scavalca lo spigolo e si prosegue diritti per muretti e placche sino a sostare su una piccola cengia di terra (5a, 1 passo 5b). L3 – 25 m. Dalla sosta spostarsi a destra facendo attenzione alla roccia instabile, da qui si sale diritti per una placca (5b), poi ancora a destra per una serie di fessure e placche si arriva poco sotto alla sosta (5c) dove si sale faticosamente un muretto poco appigliato (6a), pochi metri e si reperisce la sosta. L4 – 25 m. Spostarsi a sinistra e forzare il breve muro verticale inizialmente su roccia poco consistente (5a), seguire poi le roccette più facili a destra fino ad incontrare una sosta su due fix. Da questo punto è possibile calarsi in doppia oppure proseguire per giungere poco sotto la cima del sasso. Fare attenzione agli ultimi metri dove la roccia peggiora di qualità (III+, corda fissa). Dalla sosta terminale per giungere sulla vetta del Sasso si percorre qualche metro a sinistra, fino ad incontrare il cavo di una ferrata che conduce alla cima.Ciao Fabio, Walther e Giacomo sono in copia alla mia risposta e vedono i tuoi ringraziamenti per la giornata di ieri. Condivido appieno la soddisfazione, oggi mi sentivo veramente stanco ma non riuscivo a distogliere il pensiero da quei 4 tiri, che per quanto pochi, hanno reso Vigo paragonabile a posti come la Pietra o il Monte Titano. L'intensità dell'arrampicata, il grado obbligatorio sempre a cavallo del 5c+/6a fanno ricordare che nulla è scontato neanche a due passi da casa. Quando ci siamo incontrati per la prima volta nel novembre di qualche anno fa, visto il vostro impegno sapevo che dal cilindro sarebbe uscita anche la via lunga che già immaginavo da tempo. Poi per pigrizia avevo sempre rimandato la visita, pensa che la prima volta che ho messo il naso a Vigo era il 1993, allora avevo tempo....ma non il trapano. Grazie a voi ora questo multipitch e' una realtà, devo dire che il terzo tiro, tutto in placca, e' veramente bello. Ho trovato molto interessante il primo fino all'uscita della nicchia e il secondo tra la fine dello strapiombo e la S2. Continua ricerca del movimento, massima aderenza, e gasss...anche quando sull'ultimo tiro i chiodi sul tratto facile si allungano parecchio e ti ricordi che la gravità e' sempre in agguato. Bravi tutti!!

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