Monte Averau - Punta Nord | Ovest

Fessura Sinistra - Pomarici Vedovato 1967

Tàpia

Informacions

  • Monte Averau - Punta Nord
  • Ovest
  • dallas700
  • 200 m - 7 llargs
  • V
  • V
  • R2
  • II
  • 22-08-2024

Felicitacions

dallas700: Questo itinerario compare sulla guida di Bernardi relativa alle Dolomiti Ampezzane del 2005 e sulla vecchissima guida CAI TCI del Berti. La descrizione tra le due pubblicazioni sembra coincidere o almeno in parte, al netto delle difficoltà riportate che sono diverse. Presa per buona quella più recente e avendo già percorso venticinque anni fa la Lussato-Nogare'-Rossi sulla stessa parete (un profondo e tetro camino poco consigliato) la curiosità è stata tale che dopo un sopralluogo a inizio vacanza mi sono deciso a fare un tentativo. La prima lunghezza, come scritto anche in una pagina internet di arrampicatori tedeschi, è decisamente la più severa. Su 30 metri si incontra solo una clessidra con cordone vecchio, per il resto è necessario proteggersi dove possibile con dadi, friends e massi incastrati. Impresa non facile una volta giunti alla vera strettoia della fessura-camino. In questo tratto un "R3" non sfigurerebbe. Un viscido sasso mi ha permesso di posizionare una fettuccia con tutti i dubbi del caso, per poi strisciare ancora un metro e uscire verso destra in parete su roccia bella e piena di maniglie. Una sorta di liberazione. Volendo si può ritornare in fessura subito qualche metro sopra per posizionare altro materiale oppure salire direttamente in sosta con difficoltà decrescenti. Da qua in poi, come da descrizione a seguito, la via si normalizza con arrampicata sempre ariosa su buona roccia anche se poco frequentata e quindi è necessaria molta attenzione a non smuovere dei sassi. Peccato l'ultimo tiro che è un pericoloso Tetris di pietre in bilico anche di grandi dimensioni. Oltre ad una certa delicatezza serve anche una discreta dose di fortuna! Via classica per amanti del genere, diciamo coloro che scalavano in montagna sul V anche prima dell'avvento delle multipitch a fix. Ci sono in pratica solo le soste, per il resto servono friends fino al BD 3, nuts, fettucce e cordini. Anche il martello con tre/quattro chiodi non guasta affatto. Bella avventura che ho condiviso con Hanna e Jacopo, soci "famiglia" a cui mando un sentito grazie. Attacco tramite rampetta ascendente da sinistra verso destra, cordone di sosta alla base della fessura. L1: salire la fessura su roccia grigia (IV) fino a un primo ripiano, sulla destra si trova una grande clessidra orizzontale. Salire ora la ripida parete fessurata a sinistra (IV/IV+, possibile posizionare protezioni veloci) per poi rientrare in camino (spuntone) e proseguire fino alla clessidra con vecchio cordone. Prima in diedro (possibile un BD rosso in un buco sulla sinistra) poi salire insistendo internamente fino a giungere a un viscido masso incastrato (V) che si può utilizzare passandoci una fettuccia. Controllarne la solidità in base al proprio personale giudizio, ma altro non si riesce a mettere giù. In breve si esce sulla parete di destra del camino (V ma ben manigliato) per poi rientrarci e con altri 6-7 metri si giunge alla S1 su 2 chiodi (presente Kevlar con maglia rapida). 30 metri. L2: continuazione del diedro camino, passo strapiombante in partenza non banale IV+, ma ben proteggibile con friend e masso incastrato. Usciti in cengia, sulla verticale nella parete si può mettere un friend per deviare la corda e con 5 metri verso destra si reperisce una buona fessura su cui attrezzare una sosta (S2) con friends e nuts, circa 25 metri in totale. L3: breve spostamento su comoda cengia fino all'ometto. Circa 15 metri. S3 su 1 chiodo + spuntone. L4: salire il sovrastante diedro fessura molto fratturato con alcune zone più ripide. Roccia buona ma con qualche detrito, bella arrampicata. IV, 30 metri. S4 su un chiodo + spuntone. L5: prendere la fessura di destra (1 chiodo di passaggio in loco) IV+ roccia bella e ruvida, qualche passaggio tecnico non banale. Proteggibile con friends, spuntoni e clessidra. S5 su chiodo ad anello e un secondo in basso piegato, entrambi poco visibili su rocce grigie. Oppure un poco a sinistra clessidra + spuntoncino in una piccola nicchia. 25/30 metri. L6: verso sinistra con moto ascendente su roccia scura ruvidissima. Qualche clessidra, una con cordone vecchio. IV poi III+. Andamento diagonale marcato verso sinistra fino alla base di un diedrino grigio, pochi metri a sinistra di un corto camino giallo. S6 su clessidra con vecchio cordone. 35 metri. L7: salire il corto diedrino IV- (fessura buona per friend) poi lungamente su terreno molto rotto (!!!) (attenzione 5 metri sopra S6 grosso blocco pronto a cadere in testa a chi fa sicura se ci si prende contro) fino a sotto il gradone finale. Qua c'è uno spuntone malsicuro (volendo sosta?) oppure salire ancora e piantare dei chiodi sul plateau in qualche fessura a terra. Circa 50 metri. Discesa: giungere al punto più alto della sommità, poi scendere alla prima forcella (ometto, non banale) poi risalire sulla sponda opposta. Poco dopo scendere giu' verso sinistra (est, attenzione friabile ed esposto!!) seguendo radi ometti (poco visibile il primo in basso verso sud poi i seguenti meglio). Segue una cengia in piano fino ad uno spuntone a forma di testa di falco con micro occhio-clessidra. Ora giù alla seconda forcella (grosso ometto). Da ovest, poco sotto, sale una misteriosa corda fissa ancorata ad un fix rosso). Scendere giù per il ripido canale rosso verso est. Scivoloso ma non esposto. Ad un certo punto diviene evidente uscire verso sud per poi raggiungere la via normale e la ferrata + sentiero che in altri 30 minuti riporta al Rifugio Averau (dall'uscita della via calcolare un'ora abbondante).

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