Report della salita della classica via Carlesso-Menti alla Torre Valgrande sulla parete nord-ovest del Civetta nell'estate 2017
Approfittando del caldo anomalo Cristiano mi propone una via in Civetta.
Il grande paretone, esercita su di me una forte ammirazione mista a timore reverenziale. Però una cima, per i colori particolari della roccia, ha sempre attirato la mia attenzione anche prima di sapere che per quella fessura nel 1936 dei forti pionieri avessero avuto l'audacia di salire: la Carlesso-Menti alla torre Valgrande. Sarà che la linea è così evidente e logica che la si può distinguere chiaramente stando comodamente seduti a bere una birra ad Alleghe.
La lunghezza della via è più contenuta se paragonata a altre classiche in Civetta, ma le difficoltà in libera sono sostenute, come ricordano tutte le relazioni.
Decidiamo di partire la mattina ancora al buio e per velocizzare l'avvicinamento proviamo a utilizzare delle e-bike appositamente noleggiate, la cosa funziona e in poco tempo e senza sforzo siamo a Malga Pioda.
Per sentiero fino al Rif. Coldai, quando arriviamo l'atmosfera è tranquilla, molti dormono ancora o si sono appena svegliati, un veloce caffè e via verso l'avvicinamento.
La maggior parte delle vie del Civetta è caratterizzata dallo zoccolo, difficoltà non sostenute che si affrontano in libera, sono però contento che Cristiano mi proponga di fare corda corta su alcuni passi visto che deve esercitarsi in questa pratica, io ho delle scarpe poco adatte e il tutto risulta molto impegnativo, ma quando arriviamo all'attacco e mi sento subito a mio agio.
Cristiano "mi lascia" le prime facili lunghezze che portano alla famosa nicchia: è davvero un bel posto, un salottino, rimarrei qua a guardarmi intorno e immaginare Carlesso che pianta i chiodi. Mentre recupero, il tetto mi incuriosisce e scruto gli appigli anche se so che la libera non è proprio alla mia portata. Quando parto per il tiro chiave, da secondo e con lo zaino, provo a trovare gli appigli, 4 movimenti e ho la testa fuori dalla nicchia, ribalto e quasi non ci credo, beh, oramai tengo duro, ma il tratto sopra è inaspettatamente difficile, mi ghisa e mi tocca combattere per non mollare, arrivo stremato.
In sosta, dico a Cristiano di avere bisogno di recuperare, prosciugo le scorte d'acqua e mentre mi riprendo il mio veloce e agile compagno ha già superato la parte gialla della via collegando più tiri di roccia superba insieme, mi rendo conto che la via sta per finire: accidenti, Cristiano, lasciami ancora un tiro! Mi scambio e per una bellissima lunghezza non impegnativa e poco dopo siamo in cima.
Una breve pausa alla fine della via (che non è esattamente sulla cima della torre e si fa la discesa, molto delicata nella prima parte, ci sono inoltre da fare delle doppie, alcune veramente sceniche tra Torre Valgrande e Torre Alleghe. Dopo un po' il sentiero diventa più evidente e comodo, ma il Rif. Coldai è ancora lontano.
Alla fine arrivo stanco al Rif. Coldai ma so che la ricompensa sarà una bella bionda media e questa ha veramente un sapore speciale!
.Che fantastica via, bella giornata, grazie a Cristiano per la giornata!
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07-12-2018