Via di placca verticale tecnica di resistenza, con partenza decisamente tecnica a tacchette svase o di precisione ed equilibrio di piedi, poi fessurona da seguire verso dx, passo chiave moolto delicato e tecnico su piccole gemme e svaso centrale, con adeguato posizionamento dei piedi, per poi arrivare in continuita' e resistenza alla sequenza dura finale su piccole gemme che vanno tenute nella giusta angolatura con relativi cambi di mano per variarne la tenuta, dopo adeguati spostamenti delicatissimi di piede, si giunge ad una tacca salvifica finale, da cui poi, con ultimi movimenti piu' facili si arriva a moschettonare la catena.
Grazie, era un vecchio progetto lasciato in sospeso, causa problema di salute che sai bene, un super lavorato che sapevo a memoria e che avevo gia' risolto quasi completamente nel finire del 2019, poi ovviamente abbandonato. L'ho ripreso, gia' da mesi, ed in super lavorato e' entrato, Placca verticale a tacchettine, proprio il mio terreno preferito di gioco, perche' sullo strapiombo ho perso abbastanza, senza allenamenti specifici, ma sul verticale con mio grandissimo stupore no. Ciao
Grazie, era un vecchio progetto lasciato in sospeso, causa problema di salute che sai bene, un super lavorato che sapevo a memoria e che avevo gia' risolto quasi completamente nel finire del 2019, poi ovviamente abbandonato. L'ho ripreso, gia' da mesi, ed in super lavorato e' entrato, Placca verticale a tacchettine, proprio il mio terreno preferito di gioco, perche' sullo strapiombo ho perso abbastanza, senza allenamenti specifici, ma sul verticale con mio grandissimo stupore no. Ciao
Via di placca verticale tecnica di resistenza, con partenza decisamente tecnica a tacchette svase o di precisione ed equilibrio di piedi, poi fessurona da seguire verso dx, passo chiave moolto delicato e tecnico su piccole gemme e svaso centrale, con adeguato posizionamento dei piedi, per poi arrivare in continuita' e resistenza alla sequenza dura finale su piccole gemme che vanno tenute nella giusta angolatura con relativi cambi di mano per variarne la tenuta, dopo adeguati spostamenti delicatissimi di piede, si giunge ad una tacca salvifica finale, da cui poi, con ultimi movimenti piu' facili si arriva a moschettonare la catena.