Hampi

26-02-2013

Bouldering in India

Non di solo carne vive l'uomo e non di solo corda vive il climber, infatti quasi per caso quest'inverno mi son ritrovato nella mecca del boulder in India, un vero e proprio paradiso di granito, e seppur ben recensito ecco qua in esclusiva mondiale su escalibur la MIA recensione! =)

Non mentirò, questa volta NON è stata una passeggiata.
Credo che non a caso non sia finito in questo posto prima: bisogna proprio volerlo cazzo!
le difficoltà sono molteplici, e seppur i pregi siano invidiabili questa volta comincio volutamente dai lati negativi.

La cosa più proibitiva è senza dubbio la temperatura.
La stagione è cosi corta da essere inesistente per il lavoratore medio con ferie a ferragosto. Infatti si arrampica solo a Dicembre e Gennaio.
Novembre e Febbraio possono essere perfetti come i due mesi elencati precedentemente oppure limite come i successivi... è totalmente un terno al lotto e varia di anno in anno, ma sicuramente il termometro vi darà noia.
Ottobre e Marzo sono teoricamente fattibili, ma restano da folli. Seppur abitutati a temperature altissime infatti, si verra annientati dall'umidità infernale.
Il resto dell'anno è totalmente fuori discussione tanto per arrampicare quanto per il turismo nella regione in generale.

Risolto il problema quando, resta il problema come.
Lo scoglio numero uno è il visto... burocrazia maledetta 2.0 su cui sono l'ultima persona valida a dar consigli. Vi avviso solo che servono 70 euro e pazienza, ed attenzione perché il conto alla rovescia parte da quando vi fanno il visto, non da quando fate ingresso nel Paese... quindi non fatela troppo prima del viaggio, banani!

Altro mal di testa è dato dalla location stessa.
L'India, infatti, è ben diversa da qualsiasi cosa abbiate sperimentato prima. Tralasciando il problema povertà, degrado e quant'altro di etico-sociale possa disturbare, non bisogna dimenticare dettagli come vitto e trasporti.
Il primo è quanto di più buono si possa mangiare al mondo probabilmente, peccato sia servito su piatti lavati con acqua di fiume, cotto su escrementi di vacca essiccati e preparato in un ambiente decisamente poco sanitario.
Da due giorni a due settimane di fuori gioco è praticamente da mettere in preventivo... anche più volte.
I trasporti sono decisamente più accessibili che in posti come la Cina semplicemente perché tutti masticano l'inglese.
Consiglio i treni, economici e relativamente comodi. New Delhi-Hospet, pur essendo un viaggio di 50 ore non è un' opzione da scartare: si risparmia sulla tariffa aerea arrivando nella capitale e con 10 euri di treno si attraversa praticamente tutto il continente (ci sono comunque varie cosa da sapere prima di prendere un treno in India (UPPER BERTH!!!), ma son informazioni che potete e dovete trovare in qualsiasi guida o sito specializzato).
Quindi in qualche maniera si deve arrivare ad HOSPET, raggiungibile da qualsiasi punto dell'India con al massimo 15 euro di treno (ma 60 ore...). una volta arrivati, bus fino ad hampi (40min) ed è fatta.

Hampi è letteralmente nelle Top 10 To-Do della maledettissima Lonely Planet: terza pagina credo.
In stagione è PACCHETTATA da stronzi travellers di merda, questa gentaglia che viaggian senza un perché eccetto appendere queste schifosissime bandierine sul loro zaino Quechua... maronna come odio questi fetenti.... comunque pace, voi che come me AVETE un senso quando andate in un posto vorrete scappare il prima possibile, ma non sarà facile.
Fortunatamente sarete aiutati da una guida crucca in stampa giusto per la prossima stagione. Vi consiglio di cercarla e comprarla perché sarete capaci di scappare dal centro e trovare un po' di pace.
Hampi infatti è IMMENSA e volendo si posson fare tutti gli stili di vita desiderati in questo climbing trip: dall'hotel cinque stelle fino al bivacco con le pecore.
Consiglio di cominciare con la zona Sharma e poco a poco allontanarsi per scoprire aree sempre nuove.

L'arrampica è a dir poco galattica ed infinita. È chiaro che il boulder non è il mio gioco, ma negarne le qualità eccezionale sarebbe un insulto.
Mettiamola così: cominciasse un'era glaciale domani, hampi sarebbe la mecca mondiale dell'arrampicata su blocchi. Per il momento comunque di era glaciale neanche l'ombra, e ci si arrangia arrampicando pre-alba fino a mezzogiorno ed un paio di orette alla sera.
La parte centrale della giornata è dedicata al grande svacco, il che è sempre un piacere!
Questo posto è illimitato, un granito fantastico leggermente troppo vecchio magari, spesso privo d'appigli. fosse in US/Europa avrebbe i 1500 boulder attuali più altri 3000 e passa probabilmente, un migliaio di vie tradizionali a fessure e un paio di migliaia di vie sportive d'altissima (altissimissimissimissima) qualità.
Peccato che non sia in Europa. =)
5 stelle.

Ma parliamo per un momento di una faccenda diversa, scooooop MONDIALE per escalibur.eu (che sito! altro che i poveretti di 8a.emù)
Hampi in sé è parco naturale, ed è intoccabile per quanto riguarda templi, foresta e massi, ma pochi sanno che i migliori blocchi sono invece nei DINTORNI della città, raggiungibili solo dopo ore di marcia, bivacchi e wild camping.
L'orizzonte è disseminato di massi, ma le aree arrampicabili sono rare e spesso limitate ai plateau (placche di granito grandi e orizzontali su cui siedono i boulder), dove la giungla di spine da tregua e gli atterraggi son più fattibili.
Aree così sono poco frequenti ma esistono, si trovano e si posson trovare, regalando ad Hampi un numero di problemi ineguagliabile.
Hanno comunque SEMPRE in comune il plateau, l'assenza di giungla, l'abbondanza di sassi e l'approach semi comodo (anche quattro ore, ma mai più d'una passeggiata con zaino in spalla).

Purtroppo tutte queste caratteristiche sono cercate anche da un altro genere di sportivi: gli scalpellini.
Villaggi senza corrente, acqua e cibo scarso: si vive spaccando roccia a suon di scalpello da secoli e tagliando boulder perfetti in colonne o mattoni dal valore di pochi centesimi di euro l'uno: una colonna 10 rupie ed un mattone 1 rupia, vi prego di fare la conversione per capire il livello di povertà di questa gente.
Succede poi che il governo della regione, visto il livello Somalia di questa gente ha cominciato da un po' d'anni a sovvenzionargli dinamite per fare più mattoni, più rupie e via dicendo.
Intere aree stanno scomparendo ogni anno. È chiaro che questa gente NON ha altra forma di sostentamento, ma fa male al cuore vedere roccia così perfetta esser fatta brillare a suon di dinamite e scalpellata da bambini di otto anni.

Mentre si arrampica si sentono massi saltare in continuazione... sembrano tuoni lontani ma è semplicemente un altro Dreamtime che se ne và.
Ovvio che la sopravvivenza umana è la priorità assoluta, ma il valore nullo del prodotto e lo sforzo totale e masochista per ottenerlo fanno pensare.
Hampi non sparirà mai, ma i settori esterni (di gran lunga superiori in quanto a qualità) hanno già perso un paio delle zone principali che si vedono nelle foto.

Bene, questo è quanto.
Che dire... un gran viaggio ed un gran posto. L'India poi ti gioca il solito scherzo dove culture nuove ti fanno capire il surrealismo di questo pazzo mondo in cui viviamo... ma son realizzazioni benvenute.
Suggerisco l'India perché nel bene o nel male fa pensare.
E magari per noi sport-climber è secondario, ma per il bulderista credo sia veramente essential.

Saluti e baci,
D.


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