dallas700:
New Age era un po’ un sogno nel cassetto, avvolto in un alone di mistero perché, fino a che non è stato aggiunto il primo tiro nuovo in partenza, le informazioni in rete erano ben poche. Sul libro in mio possesso ormai la pagina stava aperta da sola sulle informazioni e la foto di questa via. Poi evidentemente la via ha iniziato a contare maggiori ripetizioni e ad aggiudicarsi i meriti che giustamente gli spettano. Sfruttando un giorno di cassa integrazione post lockdown e un meteo tendente al nuvoloso/coperto, perché se no a giugno questa via non la fai, con Daniele siamo andati e ci siamo ritrovati dopo cinque mesi allo stesso parcheggio di Tessari. Come che il tempo si fosse fermato, solo più caldo e umido e invece dei Tre Pilastri oggi si va alle Bastionate. Avvicinamento tra i lecci con caldo e umido stile Mekong, abbastanza disarmante. Superato lo shock, in parete si arrampica bene, leggera brezza e aderenza buona. Primo tiro (quello nuovo chiodato fine 2018) non difficile tranne lo strapiombino che è delicato, movimento di decisione, segue bella placca. 5b, 5c+ 1 p., 5a. 30 metri. Secondo tiro entusiasmante, roccia arancione a mattonelle (che stanno al loro posto) e prese orizzontali, vari strapiombini e muretti in sequenza, 5b. Finale su placchetta di movimento (6a) da impostare bene e corto traverso verso destra per la sosta. Su questo tiro utile qualche friends medio/piccolo BD 0.4-0.5-0.75 per integrare qualche tratto più lungo tra i fix (come la partenza da S1). 30 metri. Terzo tiro che parte su muretto (5a/b), segue placca con funghetti di selce (5c) poi si devia decisamente a sinistra, allungare bene con fettuccia il fix prima del cambio di direzione. Si procede traversando su placca a gocce (5b, bello), oltrepassare uno spigolo (masso pericoloso, fare attenzione) fino alla sosta su stretto terrazzino. Quarto tiro che parte con breve traverso a sinistra (5c, forse 1p.6a), poi placca grigia verticale (allungare le protezioni) bella e non difficile (5c) fino a un terrazzo con piante. 20 metri. Conviene assolutamente fare sosta qua, si perde un po’ di tempo ma si affronta il tratto chiave seguente senza il problema di attriti delle corde e si è a vista con il compagno. Quinto tiro (chiave) che affronta con arrampicata tecnica una placca verticale di roccia chiara (6a, 1 p.6a+), piccoli appigli e appoggi ma c’è tutto. Segue traversino verso destra su buchi grandi e ottimi un po’ distanti (5c), finale su muretto via via più facile fino in sosta. 20 metri. Sesto tiro con diedrino in partenza (IV, 1 CLS cordonata), poi più facilmente superando varie balze (clessidre e piante, portare cordini) su roccia poco solida, fare attenzione se c’è qualcuno sotto. 50/60 metri. Note: Avvicinamento – dopo il ghiaione a sinistra si stacca una traccia con ometti e segnavia con targhetta metallica S8-SC. Seguirla fino ad incontrare la prima scritta nera New Age su sfondo bianco (freccia), poi lungamente verso Nord fino all’attacco con scritta. Discesa – dall’ultima sosta su pianta seguire gli ometti superando vari risalti puntando decisamente verso monte (circa 10 minuti). Giunti sotto un’ultima paretina più repulsiva, su una sorta di banca, prendere gli ometti verso Sud per poi superare più avanti altri gradoni più vegetati fino a guadagnare la Dorsale del Cordespino. Ora seguire il sentiero con segnavia arancioni-rossi che con percorso articolato porta dopo 15 minuti a una sella dove verso Est (ometto) si stacca la traccia (bolli rossi e qualche spezzone di corda) che scende a Tessari (stesso rientro dei Tre Pilastri). Dall’ultima sosta alla macchina calcolare un’ora, prepararsi ad un altro passaggio nel lecciodromo, possibile qualche ulteriore allucinazione da caldo con trappole vietnamite in agguato. New Age sicuramente consigliabile, bella roccia e arrampicata elegante e mai eccessivamente faticosa. Chiodatura a fix ottima, ogni tanto alcuni sono più lontani (S1+) e il grado dichiarato diventa obbligatorio. Soste su catene già in loco, tranne quelle su piante. Raggiunta S3 una eventuale discesa in doppia diventa molto problematica.